28 Aprile 2023
Stagione disastrosa per le piante in vaso: Coldiretti chiede supporto al Comune di Albenga per lo smaltimento

Ad oggi il 50% delle margherite si trova ancora sui campi

Nella giornata di oggi, venerdì 28 aprile, la nostra Federazione provinciale ha inviato al Comune di Albenga una comunicazione ufficiale per richiedere l’individuazione di un'area dove smaltire tutti i vasi fioriti non venduti quest’anno, al fine di evitare che i costi di smaltimento gravino ulteriormente sulle imprese già in crisi, che stanno purtroppo vivendo un periodo difficile dal punto di vista economico e finanziario.

La situazione

“Questa stagione 2023 – spiegano Marcello Grenna e Antonio Ciotta, Presidente e Direttore di Coldiretti Savona – si sta purtroppo rivelando difficile e decisamente gravosa su diversi fronti per il commercio dei vasi fioriti”. Soprattutto le margherite.

Ad oggi, infatti, le aziende si trovano con il 50% delle margherite ancora sui campi, rimaste invendute, e ormai manca sempre meno alla chiusura della stagione. E, come è facile intuire anche per i non addetti ai lavori, una volta che i prodotti vanno fiorendo i giorni utili per commercializzarli sono limitati. “Già adesso sulla piana di Albenga le margherite e gli altri fiori in vaso sfioriti si vedono purtroppo a colpo d’occhio – continuano Grenna e Ciotta – e, anche nel caso in cui la fine della stagione dovesse vivere un particolare exploit positivo da un punto di vista commerciale, le piante non più adatte non potranno più essere vendute e dovranno comunque essere buttate. In questo modo si andrà a creare un’ulteriore perdita di capitale per le aziende coinvolte, che si sommerà necessariamente a quelle di esercizio”.

La richiesta di Coldiretti Savona

Una situazione che preoccupa e non poco, per la quale “come Coldiretti Savona ci siamo attivati per chiedere il supporto del Comune di Albenga”, concludono il Presidente e il Direttore della Federazione savonese. “Accogliendo le nostre richieste, l’amministrazione comunale può aiutare concretamente le aziende in difficoltà e fornire loro un’opportunità tale per cui quantomeno non si trovino a subire ulteriori danni, visto il periodo già di per sé complicato”.