31 Agosto 2022
Il maltempo non perdona, colpita anche la Liguria: danni importanti ad Albenga, dalla costa all’entroterra

Trombe d’aria, nubifragi, grandinate e precipitazioni violente: il maltempo che dalla seconda metà di agosto imperversa su tutta la Penisola non sembra lasciar tregua a nessuno. Anche ieri forti eventi meteorologici avversi si sono abbattuti a macchia di leopardo su città e campagne, con allagamenti e danni diffusi ai raccolti, alle produzioni e alle serre di tutto il Centro-Nord del Paese. Tra i territori colpiti figura anche la piana di Albenga, in Liguria, vessata in poche ore da trombe d’aria, pioggia e grandine.

“Il 2022 si conferma essere un anno nero dal punto di vista climatico per l’agricoltura italiana – evidenzia la Confederazione Nazionale Coldiretti – con una situazione meteorologica che, tra siccità e maltempo, ha provocato perdite superiori ai 6 miliardi di euro. Si parla di un dato pari al 10% della produzione nazionale: il più elevato riscontrato nell’ultimo ventennio”.

Il maltempo in Liguria: danni anche nella piana di Albenga

“Le precipitazioni, in Liguria come nel resto dell’Italia, sono attese per combattere la siccità, che da mesi ormai affligge il Belpaese”, spiegano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, rispettivamente Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale.

er ridurre il deficit idrico, però, queste “devono essere continue e di bassa intensità – continuano Boeri e Rivarossa – mentre le manifestazioni cui ci siamo trovati a far fronte nell’ultimo mese in tutta la regione, da Levante a Ponente, sono violente e si abbattono su terreni secchi, che non riescono ad assorbire l’acqua, che cade e tende ad allontanarsi per scorrimento, provocando frane e smottamenti e facendo salire il conto dei danni. Solo ieri in Liguria, nella zona tra Albenga e Ceriale, sono stati segnalati danni alle serre a causa del maltempo, che ha frantumato i vetri per effetto di grandine e trombe d’aria. E la conta dei danni potrebbe ancora salire, perché il monitoraggio dei deterioramenti subiti dalle produzioni in vaso è ancora in corso”.