28 Settembre 2023
Filiera legno, approvato l’emendamento che supera il “doppio vincolo” paesaggistico sugli interventi selvicolturali

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 27 settembre, la IX Commissione – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare ha approvato l'emendamento al “Decreto Asset” (Dl. n. 104/2023) presentato dal Senatore e Presidente della stessa, Luca De Carlo.

Grazie a tale modifica, la Commissione ha finalmente superato il problema del “doppio vincolo” paesaggistico che negli ultimi anni ha creato numerosi aggravi burocratici alla gestione forestale.

La filiera del legno in Liguria

Nella nostra regione la filiera del legno dà lavoro a oltre un migliaio di persone. Un dato significativo, che rispecchia una caratteristica spesso dimenticata della nostra regione. La Liguria, infatti, con i suoi quasi 400mila ettari di terreno boschivo (vale a dire il 73,34% del territorio regionale), è la regione italiana a più elevato indice di boscosità.

Una filiera fondamentale, che conta al proprio interno circa 900 aziende, la maggior parte delle quali allocate proprio nell’entroterra savonese, in Val Bormida e in Valle Erro, ma finora vincolata dal suddetto “doppio vincolo” paesaggistico.

Il commento della struttura

“L’emendamento in questione rappresenta un punto di partenza importante per la nostra provincia – spiegano Marcello Grenna e Antonio Ciotta, Presidente e Direttore di Coldiretti Savona – dove la sua approvazione era particolarmente attesa da diverso tempo. Una revisione che, chiaramente, contribuirà in maniera sempre più concreta alla gestione paesaggistica e forestale man mano che il suo iter legislativo andrà consolidandosi, ma che si configura fin da ora come un successo per l’intero entroterra savonese, la cui filiera del legno ha un’importanza fondamentale per l’intera economia regionale”.

L'emendamento

Si tratta, di fatto, di una modifica normativa al Codice dei beni culturali e del paesaggio, tanto semplice quanto risolutiva di una situazione che si trascina ormai da anni.

All'art. 149, comma 1, lettera c) del Codice, infatti – punto in cui la norma descrive le deroghe alla preventiva autorizzazione paesaggistica – viene chiaramente esplicitato come tali restrizioni, fino ad oggi valevoli solamente per i boschi vincolati dall’art. 142 dello stesso Codice (Aree tutelate per legge, ndr), a partire dall’entrata in vigore dell’emendamento verranno estese anche alle foreste finora sottoposte a “doppio vincolo” paesaggistico in quando vincolate dall’art. 136, intese come boschi ubicati nelle aree considerate di “notevole interesse pubblico” e definite da decreti ministeriali specifici.

Il testo della modifica

Nel dettaglio, il testo dell’emendamento in questione recita quanto segue.

“Al fine di incentivare e sviluppare le potenzialità della filiera nazionale foresta-legno e di favorire il riposizionamento strategico delle aziende italiane rispetto alla concorrenza dei mercati esteri, anche potenziando le possibilità di approvvigionamento della materia prima, all’art. 149, comma 1, lettera c) del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di al Decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, le parole: «indicati all’art. 142, comma 1, lettera g)» sono sostituite dalle seguenti: «indicati dagli art. 136 e 142, comma 1, lettera g)»”.