16 Ottobre 2025
Ferrovia Andora-Finale, Coldiretti Savona: progetto inaccettabile

FERROVIA ANDORA – FINALE, COLDIRETTI SAVONA: “PROGETTO INACCETTABILE, A RISCHIO 100 ETTARI DI TERRA AGRICOLA NELLA PIANA DI ALBENGA”

Grenna e Ciotta: così si distrugge il cuore produttivo della Liguria. Serve una rimodulazione del tracciato che tuteli l’agricoltura e il territorio.

“La realizzazione dell’opera così come oggi progettata comporterebbe la perdita di oltre 100 ettari di terreno agricolo. Ossia, circa il 10% della superficie coltivata della Piana di Albenga, il polo agroalimentare più importante della Liguria. È un danno inaccettabile per l’economia del territorio e per il futuro delle nostre imprese agricole.”
A dichiararlo è Coldiretti Savona, impegnata ieri a Roma in un incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con il vice ministro Edoardo Rixi, per discutere del progetto di spostamento a nord della linea ferroviaria Andora–Finale Ligure.

“Non siamo contrari al raddoppio della linea ferroviaria, ma alla scelta di spostarla nel cuore agricolo della piana ingauna. Il che è dove si concentra la produzione di eccellenze liguri come ortaggi, piante aromatiche e florovivaismo di qualità,” spiega Marcello Grenna, presidente di Coldiretti Savona. “Così com’è, il progetto taglierebbe in due le aziende e metterebbe a rischio la sopravvivenza di un comparto che dà lavoro e identità. Serve una rimodulazione del tracciato che rispetti la vocazione produttiva e ambientale della zona”.

Oltre alla perdita di terreno, Coldiretti evidenzia seri rischi per l’ambiente e le risorse idriche:
Durante i lavori, le falde acquifere verrebbero intercettate, con il rischio concreto di deviazioni o perdite irreversibili. Si teme inoltre un peggioramento della qualità dell’aria a causa delle polveri, che si depositerebbero sui prodotti agricoli e sui campi coltivati, compromettendo sicurezza e qualità alimentare.

“La Piana di Albenga non è solo un’area agricola, ma un ecosistema complesso che unisce produzione, paesaggio e comunità, “sottolinea Micaela Pizzo, dirigente di Coldiretti Albenga. “Spostare la ferrovia nel cuore della piana significherebbe interrompere la continuità produttiva delle aziende, distruggendo un equilibrio costruito in decenni di lavoro. Chiediamo che si ascoltino davvero i territori e si valutino alternative che tutelino chi ogni giorno produce valore e qualità per la Liguria”.

Sul piano della mobilità, la proposta di spostare la stazione fino a 5 km dal centro urbano viene giudicata penalizzante sia per i pendolari che per il turismo. “Una nuova infrastruttura deve migliorare la vita delle persone e non complicarla,” aggiunge Antonio Ciotta, direttore di Coldiretti Savona. “Allontanare la stazione dal centro non favorirà l’accesso né dei cittadini né dei turisti, e finirà per indebolire ulteriormente l’economia locale. È necessario conciliare sviluppo e tutela del territorio: la modernizzazione non può avvenire sacrificando le campagne e la loro produttività”.

Coldiretti Savona ribadisce quindi la richiesta di una revisione del progetto. Il fine è di mantenere il raddoppio ferroviario come obiettivo prioritario, ma eviti di compromettere un’area agricola di valore strategico per l’intera regione.