29 Giugno 2023
Contributo Conai sospeso per i vasi di piante e fiori fino al 31 dicembre 2023, ma ancora non basta

Gli effetti della Circolare del 14 dicembre 2022 si fermano fino a fine anno. Coldiretti: “Imprese già vessate dagli aumenti delle materie prime, necessario esonero”

A seguito delle numerose richieste, mosse in prima istanza dalla nostra Associazione e dalle aziende coinvolte, la delibera del Cda Conai del 28 giugno 2023 ha confermato la sospensione degli effetti della Circolare del 14 dicembre 2022 – Procedura di applicazione, dichiarazione ed esenzione del Contributo Ambientale Conai (CAC) sui vasi in plastica per fiori/piante costituenti imballaggio.

“La temporanea sospensione del contributo Conai – commentano Marcello Grenna e Antonio Ciotta, Presidente e Direttore di Coldiretti Savona – permette alle aziende florovivaistiche e orticole della nostra provincia, così come a quelle dell’intera Liguria, di tirare un sospiro di sollievo, ma ancora non basta. Il Consorzio Nazionale Imballaggi, infatti, è in attesa di acquisire gli esiti del monitoraggio dei flussi di vasi in plastica, già previsto dalla stessa Circolare del 14 dicembre 2022, cui noi auspichiamo sinceramente faccia seguito la fine di tale questione e il conseguente esonero definitivo del pagamento del contributo Conai sui vasi per tutte le imprese dei comparti interessati”.

La posizione della Coldiretti

“Oggi la questione si ferma, ma solo temporaneamente – continuano Grenna e Ciotta – e noi, come Associazione di categoria, continueremo pertanto a lavorare assiduamente affinché il Conai consideri i vasi “professionali” per quello che sono: non semplici imballaggi, ma piuttosto fattori produttivi utilizzati in modo durevole nel ciclo aziendale dell’impresa. Come Coldiretti ci siamo opposti fin dall’inizio a questo provvedimento, sia a livello nazionale che su scala regionale e locale, e non ci fermeremo certo ora".

Nessun vaso, di fatto, limita la sua funzione al contenimento e al trasporto della pianta, ma costituisce, invece, "un elemento strutturale determinante per la sua crescita – aggiungono ancora – anche per diversi mesi. Rappresenta un bene strumentale che non può e non deve essere soggetto al contributo CAC, anche e soprattutto in virtù della difficile condizione che ormai da mesi le aziende dei settori coinvolti vivono a causa degli importanti rincari dei costi energetici e degli aumenti delle materie prime. Auspicando, dunque, che presto, una volta acquisiti i risultati del monitoraggio, venga messo un punto alla questione e si arrivi a un effettivo esonero delle imprese del pagamento Conai sui vasi, la nostra Federazione continuerà ad essere in prima linea per supportare i comparti interessati dal provvedimento”.

Cosa prevede la Circolare del 14 dicembre 2022

L’estensione dell’applicazione del Contributo Ambientale Conai (CAC) anche ai vasi professionali contenenti piante e fiori destinati alla vendita al consumatore finale era arrivata lo scorso 14 dicembre 2022, quando il Consorzio, rendendo pubblica una delibera del Cda del 24 novembre, esplicitava la decisione di considerare imballaggi anche “i vasi in plastica per fiori/piante con spessore parete (misurato a metà altezza del vaso) fino a 0,8 mm, indipendentemente dal diametro – o diagonale per vasi non rotondi – e/o da altre caratteristiche strutturali (altezza, peso, decorazioni, etc)”. Il versamento del contributo sarebbe dovuto diventare effettivo a partire dal prossimo 1° luglio 2023, dopo sei mesi di adeguamento e “tolleranza”, e non avrebbe interessato i vasi con spessori superiori a 0,8 mm, quelli venduti vuoti – e, pertanto, non destinati a contenere merci – e, previa specifica attestazione, quelli utilizzati nel ciclo di produzione e non venduti al pubblico insieme alle piante.