Una statuetta “infermiera” per ringraziare il personale sanitario nella lunga lotta al Covid-19. È il dono per il presepe della Diocesi di Savona che è stato consegnato questa mattina al vescovo della città, Mons. Calogero Marino dal Direttore di Coldiretti Savona Antonio Ciotta e dal Direttore di Confartigianato Savona Mariano Cerro. La statuina è stata realizzata da uno storico laboratorio artigiano di arte presepiale nel cuore antico di Napoli, simbolo indelebile dell’impegno e del sacrificio di tutto il mondo della sanità per la cura delle persone colpite dalla pandemia.
“In un anno così difficile per le nostre comunità e per i nostri imprenditori – affermano il Presidente di Coldiretti Savona Marcello Grenna e il Direttore Provinciale Antonio Ciotta - abbiamo voluto mettere al centro del presepe i valori della solidarietà e della generosità da sempre propri del mondo agricolo e oggi testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone. Al pari dei pastori e delle loro greggi che immancabilmente sono protagonisti della Natività, le immagini che raffigurano l’operatrice sanitaria, sono il simbolo di questi valori e la modernità del Presepe viene proprio dal suo legame con la vita di tutti i giorni, che per gli agricoltori e gli allevatori vuole dire conservazione dei territori, della biodiversità e delle comunità rurali.”
“Artigianato significa impresa che fa comunità. – commenta Mariano Cerro direttore di Confartigianato Savona- E lo abbiamo dimostrato anche in questa terribile circostanza della pandemia. Con il nostro lavoro abbiamo garantito prodotti e servizi indispensabili alle persone. Ma abbiamo anche contribuito ad offrire sostegno alla collettività. Per questo, in un anno così difficile per le nostre comunità e per i nostri imprenditori abbiamo voluto mettere al centro del Presepe i valori della solidarietà e della generosità testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone. Le statuine sono il simbolo di questi valori e della tradizione ed eccellenza manifatturiera dell’artigianato italiano.”
Agricoltori, artigiani, medici, infermieri ed operatori sanitari non hanno mai smesso di lavorare in questa difficile pandemia per garantire la salute dei cittadini e l’approvvigionamento alimentare delle famiglie, nonostante i rischi e le difficoltà. “C'è un atteggiamento che Papa Francesco ci ha invitato a vivere per diventare più uomini e, per chi crede, più cristiano: prenderci cura dell'altro, di noi stessi, della terra, di ogni persona, vicina o lontana, che soffre, nel corpo e nello spirito. E’ con questo spirito che abbiamo voluto rendere omaggio a chi, in questo periodo drammatico dell'umanità diventa anche luce di speranza per un mondo migliore: gli infermieri, gli operatori sanitari, i medici” concludono le associazioni promotrici dell’ iniziativa”